La chiave per scrivere un libro basato su una storia vera è trasformare un’esperienza personale in un messaggio universale che ispiri e aiuti i lettori.

Le storie vere, quando scritte bene e raccontate nel modo giusto, hanno un potere straordinario perché riescono a coinvolgere i lettori facendo leva sulla loro empatia e sulle esperienze condivise.
Se stai pensando di scrivere un libro ispirato alla tua vita, non serve essere famosi per ottenere l’interesse dei lettori, quello che conta è offrire loro un motivo forte per leggerti.
La domanda fondamentale che quindi dovresti porti prima di iniziare è: perché qualcuno dovrebbe leggere la mia storia?
Che si tratti di un viaggio, di una rinascita, di una sfida professionale o personale, i punti fondamentali per un libro che funzioni sono:
- raccontare una storia in cui i lettori possano identificarsi;
- trasmettere un messaggio di speranza o un insegnamento utile per superare le difficoltà della vita.
La seconda domanda da porti è: la mia storia può davvero essere utile a chi la leggerà?
Il lettore deve trovare un valore universale in ciò che racconti
La tua storia deve ispirare, consolare o offrire strumenti utili a chi affronta sfide simili. Per esempio:
- storie di viaggio: non limitarti a descrivere luoghi o vicende strettamente personali, ma condividi le lezioni che il mondo ti ha insegnato, per ispirare chi sogna di esplorarlo. Sfrutta il viaggio geografico per trasportare il lettore in un viaggio interiore;
- storie di rinascita e successo: non cadere nel vanto o nella presunzione parlando solo di te stesso, ma offri una guida o una speranza concreta a chi sta affrontando un momento buio.
- storie di salute e malattie: non usare il testo come diario di sfoghi personali, condividi il tuo percorso per far sentire meno soli coloro che vivono situazioni simili e dare un esempio di coraggio.
Il lettore deve percepire che in ogni pagina stai parlando anche e soprattutto di lui.
Ma come fare tutto questo senza risultare egocentrico?
Errori da evitare:
- essere egoriferito: non scrivere per il tuo ego, non usare il libro come autocelebrazione, ma offri qualcosa di concreto al lettore;
- sovraccaricare di dettagli: inserisci solo gli elementi che servono davvero al messaggio;
- cercare di impressionare: non è necessario dimostrare quanto sei colto o talentuoso. Evita la tentazione di utilizzare un linguaggio eccessivamente elaborato o desueto, soprattutto se non rispecchia il tuo stile naturale. Un linguaggio troppo ricercato può risultare pesante e creare distacco emotivo. I lettori apprezzano l’autenticità e la semplicità.
Ricorda: il tuo scopo non è raccontare la tua vita fine a sé o mettere in luce i tuoi successi. Scrivere la tua storia non deve utile a te, ma a chi la leggerà. È lui il tuo focus.
Il lettore cerca uno specchio, non un esercizio di scrittura.
Quando rileggi, elimina tutto ciò che non serve
Chiediti sempre: ciò che racconto è utile o interessante per chi legge?
Alcuni dettagli, anche se importanti e di profondo valore per te, potrebbero non aggiungere nulla alla storia e addirittura potrebbero rovinarla.
Domandati: questo passaggio è davvero indispensabile? Se non lo è, eliminalo senza esitazione.
Stephen King sostiene che la prima stesura di un libro avviene a porta chiusa, stai scrivendo per te; la seconda avviene a porta aperta, stai scrivendo per i lettori.
Crea un filo conduttore efficace
Non limitarti a raccontare gli eventi in ordine cronologico. Piuttosto, costruisci un percorso narrativo coerente che abbia un tema centrale o un messaggio chiaro. Ogni capitolo, ogni episodio deve contribuire a sviluppare quel tema e rafforzare il messaggio che vuoi condividere.