Se sei qui probabilmente hai scritto un libro o hai in mente di scriverlo. Cosa fare adesso? Editing o non editing, questo è il dilemma!

Se ti stai ponendo questa domanda è perché nessuno ti ha mai spiegato cos'è esattamente l'editing.

Bene. Sei nel posto giusto!

Ciao, sono Federica!

Sono editor e correttrice di bozze.

Mi occupo principalmente di saggistica, in particolare biografie, letteratura di viaggio, testi self-help e testi divulgativi.

Cosa significa fare editing?


L'editing è il processo di revisione e miglioramento di un testo volto a renderlo più chiaro, coerente e accurato prima di essere presentato alle case editrici o essere pubblicato in self-publishing.

Come?

Andando a individuare le eventiali contraddizioni, errori di contenuto o buchi di trama e perfezionando scorrevolezza, stile e musicalità.

Molti giovani autori sono restii poiché credono erroneamente possa stravolgere il loro lavoro, ma un bravo editor interviene sempre in modo invisibile.

Lo scopo è quello di correggere le bozze che presentano una struttura e/o una forma poco solida, e far brillare ulteriormente quelle che splendono già di luce propria.

Quindi, se sarà necessario riscrivere o aggiungere qualcosa, sarai sempre tu, in quanto autore, a farlo.

Io sarò al tuo fianco con supporto, strumenti e consigli per aiutarti a crescere e scrivere con più sicurezza.


Tutti i libri hanno bisogno di editing?


Sì. Anche autori professionisti, come testimonia Stephen King nella sua autobiografia On Writing - Autobiografia di un mestiere, affidano le loro opere a figure specializzate in editing, questo perché un occhio assuefatto dal proprio testo non riuscirà a scovare gli errori nascosti e un animo troppo coinvolto non potrà essere oggettivo.

Cosa posso fare per te?

 

Se hai già scritto un libro ti aiuterò a: 

 

  • individuare e valorizzare i punti di forza della storia e del tuo stile;
  • rivedere eventuali punti deboli  – struttura traballante, buchi di trama, personaggi con poca profondità; 
  • scovare e correggere tutti i refusi e gli errori che non avevi visto per normale assuefazione al testo;
  • riflettere sulle potenzialità editoriali e trovare la soluzione migliore. 

Scrivere un'autobiografia

Le storie vere, quando scritte bene e raccontate nel modo giusto, hanno un potere straordinario perché riescono a coinvolgere i lettori facendo leva sulla loro empatia e sulle esperienze condivise.

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Vita da nomade: la storia di Federico

Federico nasce a Rovereto, in provincia di Trento, e per trentasei anni conduce una vita che sembra voler essere identica a quella di chi gli sta intorno: casa, lavoro, piccole distrazioni per anestetizzare un senso di vuoto che non vuole ascoltare. «Mi svegliavo con l’idea che sarei dovuto sempre andare avanti così, senza alternative. Ma dentro di me qualcosa urlava. Era un’insofferenza silenziosa, ma costante: la sofferenza di un’anima in gabbia».

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Una vita in viaggio: la storia di Stefano

«Amavo giocare a calcio e speravo di farlo diventare un lavoro, mentre cercavo di mantenermi con svariati lavoretti, spesso sottopagati» racconta Stefano, nato nel 1991 ad Asti dove cresce. «Il dolore più grande della mia vita è stato non essere capito per molto tempo dalle persone a me più vicine. Lavoravo in condizioni per niente dignitose, stavo vivendo una relazione tossica e il calcio non mi stava portando in nessuna direzione. Proprio in quel periodo capii che mi serviva una svolta. Feci così il mio primo viaggio in solitaria negli Stati Uniti. Andai dapprima in Canada, dove lavorai qualche mese, per poi affittare una macchina e partire per un piccolo on the road, direzione Los Angeles. Per la prima volta mi sentii davvero libero da ogni catena e capii che avrei voluto continuare a replicare quella sensazione per il resto della mia vita».

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Lasciare il lavoro a 44 anni per viaggiare: la storia di Claudio

Claudio nasce a Melzo in provincia di Milano in un mercoledì d’inverno del 1979. Cresce in una famiglia di quella che fu la media borghesia e trascorre le estati in villeggiatura tra il lago Maggiore e quello di Garda. A diciassette anni abbandona gli studi per iniziare subito a lavorare. Pentito di non aver conseguito il diploma, inizia a frequentare la scuola serale e in due anni si diploma per poi dare il via a diciannove anni di ottima carriera nel settore chimico. 

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Viaggiare e incoraggiare le donne: la storia di Chiara

Chiara ha venticinque anni e nasce a Genova in una famiglia di artigiani e viaggiatori. Forse è proprio da loro che ha ereditato il grande sogno di vedere il mondo. «I miei nonni erano dei viaggiatori, viaggiavano quasi sempre in Asia, e ricordo come fosse ieri le serate passate a guardare le diapositive delle loro avventure» racconta Chiara. «Anche i miei genitori viaggiavano molto e spesso portavano con sé me e mia sorella. Insomma, viaggiare è sempre stata una passione di famiglia, anche se era visto come un semplice “andare in vacanza”. Per me è qualcosa che va oltre. I miei bisnonni, i miei nonni e mia mamma sono sempre stati artigiani, parrucchieri per la precisione, e avrebbero desiderato che io continuassi l’attività di famiglia. Ma fin dall’adolescenza è stato chiaro che la mia “casa” era il mondo. Sono sempre stata una grande sognatrice con la testa tra le nuvole, o sugli aerei!».

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Una casa su ruote: indirizzo Mondo

Katia è da sempre uno spirito nomade e ribelle che già a sedici anni dà inizio alla sua vita all’estero, ma si innamora di Ale, la cui felicità trova sicurezza in una vita ordinaria. Totalmente agli antipodi, per soddisfare le esigenze di entrambi, mettono su casa, ma una casa speciale: una casa su ruote!

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